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sabato 30 marzo 2013

OMEOPATIA : „Similia Similibus Curentur“

Articolo redatto dal Dr vet Davide Lafranchi STVH omeopatia-osteopatia.

Samuel Hahnemann, dottore in medicina, rappresenta la figura di riferimento cui ci rivolgiamo per parlare della metodologia omeopatica e della sua scoperta. Nasce a Meissen nel 1755, figlio di un pittore delle famose ceramiche locali, fin dall‘infanzia dimostrò notevoli capacità di apprendimento soprattutto delle lingue antiche e moderne. Si laureò in medicina nel 1788 e ben presto si fece conoscere e rispettare nei circoli professionali per i suoi scritti di medicina e chimica. Hahnemann era uno spirito inquieto e mise presto in discussione le terapie di un tempo basate soprattutto sull‘uso di purganti, emetici e sostanze chimiche tossiche. Abbandonata l‘attività medica si dedica alla traduzione di scritti scientifici. Mentre traduce il testo di medicina: „materia medica“ dello scozzese Cullen, viene incuriosito dal fatto che l‘azione guaritrice della corteccia di china nella malaria venga semplicemente attribuita al fatto che si tratti di un amaro. Non convinto della spiegazione volle provare il rimedio su se stesso. Asssunse una generosa dose di china due volte al giorno ed ebbe la sorpresa di constatare su se stesso dei sintomi che sono caratteristici delle febbri malariche: sonnolenza, debolezza, ansia intollerabile, tremiti, cefalea. I sintomi durano alcune ore per poi scomparire. Si ripetono all‘assunzione di una nuova dose di corteccia. Hahnemann giunse alla seguente conclusione:


"una sostanza che produce sintomi in una persona sana,è in grado di curare sintomi simili in un ammalato (legge di analogia o di similitudine)"

Nel 1835 Hahnemann si trasferisce a Parigi e inizia la diffusione dell‘omeopatia in Europa e nel resto del mondo. L‘omeopatia veterinaria è contemporanea ad Hahnemann che affermava: „se le leggi della medicina applicate secondo l‘omeopatia sono vere e reali, esse dovranno trovare risultati non meno brillanti sugli animali così come li trovano sull‘uomo".

L‘approccio omeopatico della malattia è di tipo olistico, in quanto si concentra su tutti gli aspetti dell‘individuo: psichico, emotivo, spirituale e fisico.

I rimedi omeopatici hanno lo scopo di ripristinare gli equilibri naturali dell‘organismo e di aumentarne le difese immunitarie ( azione sull‘asse neuro-immuno-endocrino) . I farmaci usati in omeopatia provengono in maggior parte dal regno vegetale (50%), estratti di piante, fiori, radici. Le piante provenienti dai loro habitat naturali e lontano dagli inquinamenti industriali, sono raccolte secondo precise norme di stagione e fioritura, dalla materia prima viene estratta la tintura madre che serve da base per le preparazioni successive: diluizione e dinamizzazione. Altri rimedi provengono dal regno minerale: sono sali naturali, prodotti chimici, metalli,sempre selezionati allo stato puro. Altri medicinali sono tratti dal regno animale: veleni, insetti velenosi, secrezioni fisiologiche, tutte sostanze che possono avere un‘azione tossicologica o farmacologica a dipendenza dei dosaggi e delle diluizioni. Attualmente l‘omeopatia si sta diffondendo nella cura degli animali da reddito in quanto ha il grosso vantaggio di non lasciare residui farmacologici nel latte, nella carne e nelle uova, il che è particolarmente apprezzato dai consumatori. Si tratta comunque di una medicina con dei campi di applicazione e dei limiti ben definiti. Il fatto che i medicamenti omeopatici siano facilmente reperibili e apparentemente innoqui non deve trarre in inganno, alla base di ogni terapia deve esserci un‘accurata visita clinica ed una diagnosi. Solo allora il vostro medico potrà consigliarvi: prescrivendo i farmaci e le misure igieniche e alimentari più idonee per il ripristino della salute dei vostri beniamini.


Esempi clinici x animali da compagnia, cane e gatto:

Contusioni o ematomi

Arnica 5 CH 1 dose ogni 2-3 ore, in caso di miglioramento distanziare

Hepar sulphur 5 CH in caso di ferita infetta con tendenza alla         suppurazione,gonfiore e dolori (ad es nel caso di morsicatura o graffi)

Congiuntivite

Apis 5 CH 3 dosi al giorno x 3-4 giorni ,in caso di lacrimazione abbondante e bruciante, intolleranza alla luce,palpebre rosse e gonfie. Da combinare con impacchi di té nero o camomilla o eventualmente con un cllirio all’eufrasia.

Diarrea

Pulsatilla, in caso di diarrea in soggetti molto giovani, indigestione lattea, o latte troppo ricco in grassi, 5 CH 3 dosi al giorno x 3 giorni

Antimonium crudum, 5 CH una dose ogni 2 ore x 6 volte poi distanziare. Diarreee per eccesso di cibo, intossicazione, a volte accompagnata da nausea-inappetenza e vomito.





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